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Rafah e le macerie della tregua

Altrenotizie.org - Mar, 07/05/2024 - 19:33

Dopo settimane trascorse ad accusare Hamas di non volere accettare un accordo per la liberazione degli “ostaggi” che avrebbe messo fine alla guerra nella striscia di Gaza, il regime israeliano di Netanyahu ha scatenato l’annunciata offensiva nella località di Rafah letteralmente poche ore dopo che il movimento di liberazione palestinese aveva dato il proprio consenso all’accordo sul cessate il fuoco mediato da Egitto e Qatar. I contorni dell’offensiva non sono ancora del tutto chiari, a parte l’intensificazione della strage, ma è lampante dagli eventi di lunedì che Tel Aviv non ha alcun interesse a cessare le operazioni militari, se non come conseguenza di pressioni reali e concrete da parte degli Stati Uniti che, però, continuano a tenere un atteggiamento a dir poco ambiguo sulla crisi in corso.

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Ucraina, fallimento e “linee rosse”

Altrenotizie.org - Lun, 06/05/2024 - 19:57

Le dichiarazioni e le notizie circolate nei giorni scorsi sul possibile prossimo impiego di militari NATO o di singoli paesi membri nella guerra in Ucraina hanno prevedibilmente aggravato il clima già rovente delle relazioni tra Russia e Occidente. L’ennesimo avvertimento del Cremlino a evitare ulteriori escalation dello scontro non hanno in apparenza prodotto alcun frutto, ma i vertici del Patto Atlantico e i leader maggiormente impegnati nelle provocazioni verso Mosca, come il presidente francese Macron, potrebbero rivedere le rispettive posizioni dopo la decisione di Putin di pianificare esercitazioni militari con armi tattiche nucleari.

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Gaza, gli scogli della tregua

Altrenotizie.org - Gio, 02/05/2024 - 19:22

L’attitudine dei vertici di Hamas nei confronti dell’ultima proposta di tregua avanzata da Israele sembra essere improntata a un’estrema cautela. Il movimento di liberazione palestinese che controlla Gaza ha fatto sapere nelle scorse ore che restano ancora elementi ambigui nella bozza sottoposta con la mediazione egiziana, anche se le trattative sono tuttora in corso e il documento potrebbe essere il punto di partenza per una “seria discussione”. È abbastanza chiaro che Washington e Tel Aviv puntino quanto meno a mettere in pausa il massacro di palestinesi nella striscia. Le manovre attorno alla proposta per un cessate il fuoco nasconde però il tentativo di garantire una qualche copertura al regime di Netanyahu, il quale ha infatti ribadito di voler procedere con l’operazione di terra a Rafah indifferentemente dall’esito dei negoziati con Hamas.

Nella giornata del primo maggio, il segretario di Stato americano Blinken ha incontrato il premier israeliano in chiusura della sua settima trasferta in Medio Oriente dal 7 ottobre scorso. Prima di arrivare a Tel Aviv, il capo della diplomazia USA era stato in Giordania e Arabia Saudita, con ogni probabilità per cercare di coordinare i prossimi passi della crisi soprattutto con la casa regnante di Riyadh, secondo la versione ufficiale ancora interessata alla normalizzazione dei rapporti con lo stato ebraico.

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Ecuador: la "valanga" referendaria

Altrenotizie.org - Mar, 30/04/2024 - 21:07

Il 21 aprile (2024), su iniziativa del governo di Daniel Noboa, presidente dell'Ecuador, si è svolta una consultazione e un referendum su 11 quesiti, tre dei quali riguardavano il ruolo delle forze armate nella lotta contro la delinquenza e la criminalità organizzata, a sostegno della polizia; altri tre sull'estradizione degli ecuadoriani, sull'aumento delle pene e sulla scontata esecuzione di pene piene per i condannati; altri tre sulle magistrature specializzate in materia costituzionale, sul reato di porto d'armi e sul fatto che lo Stato diventerà proprietario dei beni sequestrati di origine illecita.

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Il pugno di ferro del Piano Ruanda

Altrenotizie.org - Mer, 24/04/2024 - 19:29

Dopo due anni di ostruzionismo da parte della Camera dei Lord, il governo conservatore britannico ha alla fine incassato l’approvazione definitiva della legge che consente di deportare immigrati e richiedenti asilo in Ruanda. La “Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill” ha chiuso il suo percorso al parlamento di Londra poco dopo la mezzanotte di lunedì. Il provvedimento, introdotto per la prima volta dall'allora primo ministro Boris Johnson nell'aprile 2022, avrebbe dovuto essere approvato in via definitiva già la scorsa settimana, ma una serie di emendamenti alla legislazione, proposti dai “pari” alla Camera dei Lord, ne aveva rallentato nuovamente l’iter.

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Gaza, terremoto nei campus

Altrenotizie.org - Mar, 23/04/2024 - 20:01

Le proteste degli studenti americani contro il genocidio palestinese a Gaza si stanno rapidamente diffondendo in molti campus universitari del paese nonostante le minacce dei politici e la repressione delle forze di polizia. Alla Columbia University di New York è in atto in particolare un’occupazione pacifica di alcuni spazi all’esterno dell’ateneo e nella giornata di lunedì i manifestanti hanno ottenuto l’appoggio dei docenti, i quali hanno sospeso le lezioni per protestare a loro volta contro l’arresto di oltre cento studenti nei giorni scorsi. Esponenti del Partito Democratico e di quello Repubblicano, così come il presidente Biden, hanno denunciato la mobilitazione, rispolverando le solite accuse di antisemitismo e a minacciando l’invio della Guardia Nazionale nelle università per soffocare le dimostrazioni contro la barbarie sionista.

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Ucraina, l’illusione delle armi

Altrenotizie.org - Lun, 22/04/2024 - 19:43

L’approvazione di una nuova all’apparenza consistente tranche di aiuti americani da destinare all’Ucraina è stata per mesi invocata come la soluzione alla crisi irreversibile delle forze armate e del regime di Kiev di fronte all’avanzata russa. Il via libera della Camera dei Rappresentanti di Washington nel fine settimana ha perciò scatenato un’ondata di entusiasmo negli Stati Uniti e in Europa. I quasi 61 miliardi appena stanziati non faranno però nulla per cambiare il corso della guerra e, se anche dovessero riuscire a rimandare la resa ucraina, aggraveranno con ogni probabilità i livelli di distruzione e morte nel paese dell’ex Unione Sovietica.

La propaganda di governi e media ufficiali, scattata subito dopo il voto in aula di sabato scorso, sta procedendo su due livelli. Il primo è la promozione della fantasia che il denaro e i nuovi aiuti militari che (forse) arriveranno a Kiev potranno contribuire a invertire le sorti del conflitto e, nella più ottimistica delle ipotesi, a gettare le basi per una futura vittoria contro Mosca. In parallelo sono spuntati commenti e “analisi” dove si avverte come i mesi persi in trattative e polemiche politiche – negli USA ma anche in Europa – abbiano causato all’Ucraina danni difficilmente rimediabili. Quindi, solo un’ulteriore accelerazione nel ritmo degli aiuti e delle armi da inviare al regime di Zelensky potrà realmente incidere sugli equilibri bellici. Quest’ultima considerazione è un evidente messaggio ai leader europei per spronarli, sull’onda degli eventi registrati a Washington, ad aprire ancora di più i cordoni della borsa e a svenarsi per tenere in vita il paziente ucraino.

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Euskadi, un pareggio vittorioso

Altrenotizie.org - Lun, 22/04/2024 - 16:26

Domenica 21 aprile, nel Paese Basco, circa un milione e ottocentomila persone erano chiamate alle urne per rinnovare il Parlamento. All’appello ha risposto il 62,5%, suddiviso tra le tre province di Bizcaya, Guipúzcoa e Álava. Una percentuale alta, se paragonata con l’ultimo appuntamento elettorale, quello del 2020 drammaticamente contrassegnato dalla pandemia. Molto più bassa invece, rispetto all’auge dell’80% raggiunto nel 1980, anno delle prime consultazioni dopo la transizione democratica.

Nel sistema spagnolo, le elezioni regionali rappresentano un test estremamente significativo, al di là della influenza che potrebbero avere nella politica nazionale. È questa una lettura “classica” che, più o meno, si applica in qualsiasi altro paese con un ordinamento similare. Nel caso di Euskadi, e lo sarà forse ancora di più il prossimo 12 maggio in Catalogna, i competitors sono arrivati al voto concentrandosi quasi esclusivamente su tematiche e problemi inerenti al proprio territorio di riferimento.

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L’Isis in Ucraina al fianco di Kiev

Altrenotizie.org - Dom, 21/04/2024 - 19:06

A seguito della calamità naturale che colpì le regioni di Turchia e Siria, verificatasi nella notte fra il 5 e il 6 febbraio 2023, gli Stati Uniti decisero di esentare per sei mesi dalle sanzioni tutte le transazioni finanziarie relative alla fornitura di soccorsi alla Siria. “Voglio chiarire che le sanzioni statunitensi in Siria non ostacoleranno gli sforzi per salvare la vita del popolo siriano”, dichiarò il vice segretario al Tesoro, Wally Adeyemo, dopo che l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Tesoro degli Stati Uniti rilasciò l’esenzione.

Questo annuncio però non oscurò la sconvolgente notizia del reclutamento e addestramento di terroristi islamici in Siria da parte delle forze di occupazione statunitense per inviarli a combattere l’esercito russo in Ucraina e per compiere attentati terroristici in Russia e in altri ex Stati sovietici. A denunciarlo era stata la piattaforma giornalistica americana The Cradle specializzata in geopolitica del Medioriente e dell’Asia Occidentale, confermando le accuse rivolte contro gli Stati Uniti dal Foreign Intelligence Service (SVR) russo: “Secondo dati credibili ricevuti dal servizio di intelligence estero della Russia, l’esercito americano sta attivamente reclutando militanti di gruppi jihadisti affiliati a DAESH [ISIS] e Al-Qaeda per compiere attacchi terroristici in Russia e nei paesi della CSI e per combattere in Ucraina. Arruolamento e addestramento avvengono presso la base militare Americana di Al-Tanf” - informava The Cradle.

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La memoria scomoda di Euskadi

Altrenotizie.org - Ven, 19/04/2024 - 12:50

Il prossimo 21 aprile si svolgeranno le elezioni amministrative nei Paesi Baschi. Ovvero, il rinnovamento del Parlamento Autonomo, incluso il Lehendakari - Governatore che lo presidierà e i 75 deputati che lo integreranno. Il numero delle persone aventi diritto al voto è di circa 1.800.000, tra le province di Vizcaya Guipúzcoa e Álava. Il bacino elettorale più grande è quello biscaglino comprendente Bilbao, mentre la sede del Parlamento si trova a Vitoria-Gasteiz, capitale dell’Álava.

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Georgia, gli 'agenti' dell’Occidente

Altrenotizie.org - Gio, 18/04/2024 - 19:22

Il parlamento georgiano ha approvato questa settimana in prima lettura una controversa legge sugli "agenti stranieri", nonostante le proteste dell'opposizione e gli avvertimenti di Bruxelles che la legislazione potrebbe mettere a rischio le ambizioni del paese di aderire all’Unione Europea. La misura, ufficialmente nota come "Legge sulla trasparenza dell'influenza straniera", ha ricevuto l'appoggio di 83 membri su 150 del parlamento di Tbilisi. L'opposizione ha scelto di boicottare il voto. Diversi deputati contrari al provvedimento sono stati espulsi dall'aula dopo essersi ribellati nel corso del dibattito.

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Assange, le “non garanzie” USA

Altrenotizie.org - Mer, 17/04/2024 - 20:15

Nelle scorse settimane si erano intensificate le voci di una possibile risoluzione del caso di Julian Assange, con il presidente americano Biden che aveva anche ammesso di valutare la richiesta del governo australiano di lasciare cadere definitivamente le accuse contro il fondatore di WikiLeaks. Per il momento, il governo di Washington sembra essere però deciso a continuare la battaglia per ottenerne l’estradizione dal Regno Unito. Martedì, infatti, nell’ultimo giorno utile stabilito dall’Alta Corte di Londra, il dipartimento di Giustizia USA ha presentato ai giudici le “rassicurazioni” richieste a fine marzo circa il trattamento legale che verrà riservato ad Assange una volta giunto in territorio americano.

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Trump, intrigo a New York

Altrenotizie.org - Mar, 16/04/2024 - 20:31

Si è aperto questa settimana a New York il primo dei quattro processi in cui l’ex presidente repubblicano Donald Trump è coinvolto negli Stati Uniti. Il caso è quello collegato al pagamento alla vigilia delle elezioni del 2016 di una cifra superiore ai 130 mila dollari alla pornostar Stormy Daniels (Stephanie Gregory Clifford) per ottenere il suo silenzio sulla relazione extraconiugale che avrebbe avuto con Trump. La vicenda legale è di importanza decisamente trascurabile. Sia il merito sia i tempi del processo sono stati calcolati per colpire politicamente l’ex inquilino della Casa Bianca durante una campagna elettorale che entrerà nel vivo nei prossimi mesi.

Trump ha partecipato alla prima udienza in aula nella giornata di lunedì, sfruttando l’evento per denunciare ancora una volta la persecuzione giudiziaria di cui sarebbe vittima. In queste fasi iniziali, il giudice che preside al processo, difesa e accusa dovranno selezionare 12 membri della giuria e sei di riserva su 500 candidati. La durata del dibattimento è stimata in circa sei settimane, mentre il verdetto potrebbe arrivare nel mese di giugno, cioè poco prima della “convention” repubblicana dove, salvo imprevisti, Trump verrà designato ufficialmente come il candidato del partito nelle presidenziali di novembre.

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Israele e l’equazione iraniana

Altrenotizie.org - Lun, 15/04/2024 - 16:24

L’attacco iraniano sul territorio di Israele è stato un evento di portata storica e potenzialmente in grado di cambiare gli equilibri mediorientali nonostante le autorità dello stato ebraico e i governi occidentali stiano facendo di tutto per minimizzarne conseguenze e implicazioni. I danni materiali provocati da missili e droni della Repubblica Islamica sembrano essere stati trascurabili, anche se tutti ancora da verificare in maniera indipendente, ma il successo dell’operazione è senza dubbio da ricercare altrove.

La premessa necessaria a qualsiasi commento della vicenda è la legittimità dell’iniziativa di Teheran. Come hanno sostenuto i leader iraniani, la ritorsione è giustificata in base all’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, relativo alla legittima difesa, in quanto avvenuto dopo un attacco a tutti gli effetti contro il territorio dell’Iran, cioè il bombardamento della rappresentanza diplomatica di quest’ultimo paese a Damasco il primo aprile scorso.

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Nicaragua, il dovere del Diritto

Altrenotizie.org - Dom, 14/04/2024 - 19:53

Le recenti iniziative del Nicaragua nello scenario internazionale hanno scosso potenti e impotenti dal torpore dell’ovvio. La difesa coerente del Diritto Internazionale ha previsto, insieme all’atto d’accusa contro i suoi violatori, azioni di risposta che, dignitosamente, non hanno tenuto conto di dimensioni, peso, incidenza e alleanze, bensì tra ciò che è giusto e ciò che non lo è.

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FISA, sgambetto al “deep state”

Altrenotizie.org - Gio, 11/04/2024 - 17:57

La spaccatura tra le due principali correnti del Partito Repubblicano americano si è aggravata questa settimana con la clamorosa bocciatura alla Camera dei Rappresentanti di Washington di un provvedimento collegato a uno degli aspetti più controversi delle attività di sorveglianza e intercettazione delle comunicazioni elettroniche da parte dell’intelligence USA. Dopo l’appello lanciato dall’ex presidente Trump alla vigilia del voto in aula, diciannove deputati della destra “libertaria” si sono infatti uniti mercoledì ai colleghi democratici per affondare la legge già nella fase iniziale del suo iter legislativo.

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Erdogan e il freno a Israele

Altrenotizie.org - Mar, 09/04/2024 - 19:34

Le ultime stragi commesse da Israele sembrano avere convinto alcuni governi, che continuano a intrattenere normali rapporti commerciali con lo stato ebraico, a ripensare le proprie politiche e a fare almeno qualche timido passo a favore della causa palestinese. Il governo turco, in particolare, ha deciso finalmente nella giornata di martedì di congelare le esportazioni di una serie di beni verso Israele, facendo registrare il primo provvedimento concreto in risposta al genocidio in atto. Erdogan ha usato in questi mesi toni molto duri nei confronti di Netanyahu, ma a convincerlo ad agire per infliggere un qualche costo al governo di quest’ultimo e all’economia israeliana è stata alla fine la pesante sconfitta della settimana scorsa nelle elezioni amministrative turche.

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Slovacchia, voto contro la guerra

Altrenotizie.org - Lun, 08/04/2024 - 20:24

Il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Slovacchia ha registrato un netto ribaltamento dei risultati del primo turno di un paio di settimane fa, con il successo, peraltro non troppo a sorpresa, del candidato appoggiato dal governo in carica, l’ex primo ministro Peter Pellegrini. Il 48enne politico di origini italiane è rimasto fermo sulle posizioni anti-belliche della prima parte della sua campagna elettorale ed è riuscito a capitalizzare, come già aveva fatto nelle elezioni legislative dello scorso ottobre l’attuale premier Robert Fico, la crescente ostilità popolare nei confronti dell’UE e dell’appoggio incondizionato al regime di Zelensky nella guerra in corso contro la Russia.

Da Bruxelles e Washington si sperava e ci si era adoperati attivamente per favorire il successo dell’altro candidato qualificatosi per il ballottaggio, l’ex ministro degli Esteri ed ex ambasciatore slovacco negli USA, Ivan Korčok, esponente dell’opposizione europeista e russofoba. A risultare decisivo, in termini numerici, è stato lo spostamento della maggioranza dei voti ottenuti dai candidati di destra eliminati al primo turno, essi stessi espressione in larga misura delle frustrazioni diffuse per le politiche “mainstream” europee.

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NATO: 75 anni di sangue e dollari

Altrenotizie.org - Dom, 07/04/2024 - 20:27

La NATO ha compiuto 75 anni di esistenza. Tutti passati in guerra, mission esistenziale di un organismo che si disse nascesse per contrastare l’espansionismo sovietico che minacciava l’Occidente. Ma era tesi hollywoodiana: la NATO nacque il 4 Aprile 1949 e solo il 15 Maggio del 1955, sei anni dopo, nacque il Patto di Varsavia. E la natura offensiva  del Patto Atlantico è stata confermata lungo tutti i suoi 75 anni nei quali ha invaso Paesi e generato guerre ai 4 angoli del Pianeta.

I festeggiamenti di un organismo concepito per portare la guerra ovunque non potevano che essere celebrati con una nuova base militare, buona per ulteriori guerre. Più grande di quella di Ramstein, in Germania, la struttura sarà realizzata vicino a Costanza, la città della Romania sud-orientale sulle rive del Mar Nero. Sorgerà nei pressi dell'attuale base militare “Mihail Kogalniceanu”, che verrà ampliata a circa 2.800 ettari. Sarà pronta per il 2040 e ospiterà 10.000 militari. Vista l’inoperatività delle basi in Ucraina, sarà questa la struttura militare NATO più vicina al confine russo.

Si trova in Europa, cioè il teatro scelto da Washington per i prossimi conflitti ad alta intensità, quelli cioè che nascono in forma convenzionale ma non escludono il ricorso alla dimensione nucleare tattica. D’altra parte gli USA hanno sì bisogno della guerra permanente per poter sopravvivere politicamente ed economicamente, ma la vogliono lontano da casa loro.

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Gaza, l’orrore e i complici di Israele

Altrenotizie.org - Gio, 04/04/2024 - 16:29

I dettagli emersi in questi giorni del bombardamento israeliano di un convoglio umanitario internazionale nella striscia di Gaza hanno confermato che si è trattato di un’operazione deliberata e non di un tragico “errore”, come sostenuto dal governo del primo ministro Netanyahu. Le conclusioni non sono una sorpresa, dal momento che lo stato ebraico agisce regolarmente in violazione di ogni norma del diritto internazionale, se non come una vera e propria entità terroristica. Quello però che la strage di operatori umanitari potrebbe innescare è un ulteriore aumento dell’opposizione contro Israele anche in Occidente, dove, in un altro ambito, si comincia a temere di possibili ripercussioni legali per via della complicità nel genocidio palestinese.

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